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Violenza nelle scuole: aggressione a docente di Lecce riaccende allarme

DiRedazione

Mar 11, 2025
L’11 marzo 2025, l’Istituto Tecnico “Olivetti” di Lecce è stato teatro di un episodio di violenza che ha scosso il mondo della scuola: una docente con 40 anni di esperienza è stata aggredita da una studentessa minorenne. L’insegnante, spinta a terra con forza, ha riportato lesioni con una prognosi di 18 giorni. L’episodio ha suscitato forte indignazione, riaccendendo il dibattito sulla sicurezza del personale scolastico e sulle misure da adottare per prevenire simili eventi.

Un fenomeno in crescita

Non si tratta di un caso isolato. Solo un mese fa, sempre in provincia di Lecce, un docente dell’Istituto “Bottazzi” di Casarano è stato aggredito dal padre di un alunno sedicenne, scontento delle note disciplinari ricevute dal figlio. Episodi del genere si stanno moltiplicando in tutta Italia: secondo recenti dati, negli ultimi tre anni si sono registrati ben 123 episodi di violenza contro il personale scolastico. Il trend è in crescita allarmante, con 36 casi nel 2022-2023, 68 nel 2023-2024 e già 19 nel primo semestre dell’anno scolastico 2024-2025.

Le risposte istituzionali

L’aumento delle aggressioni ha spinto il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, a intervenire con una proposta di legge, elaborata insieme al Ministro della Giustizia Carlo Nordio, per tutelare maggiormente i docenti. Tra le misure previste, si parla di pene più severe per gli aggressori, con la possibilità di arresto immediato in caso di violenza ai danni del personale scolastico. “Non possiamo tollerare che chi lavora per formare i nostri ragazzi venga minacciato e aggredito. È necessario un segnale forte per restituire autorevolezza alla scuola e proteggere chi ci lavora”, ha dichiarato Valditara.

Quali soluzioni per arginare la violenza?

L’escalation di episodi di violenza contro i docenti solleva interrogativi urgenti: quali misure possono essere adottate per prevenire questi eventi? Oltre all’inasprimento delle pene, esperti del settore educativo suggeriscono un approccio più ampio, che includa:
  • Maggiore supporto psicologico per studenti e docenti, per individuare in anticipo situazioni di disagio.
  • Interventi educativi mirati, per promuovere il rispetto delle regole e dell’autorità scolastica.
  • Potenziamento delle misure di sicurezza negli istituti, attraverso sistemi di sorveglianza e figure di mediazione scolastica.
L’aggressione alla docente di Lecce è solo l’ultima di una lunga serie di episodi che dimostrano quanto sia urgente un cambiamento. La scuola deve tornare ad essere un luogo sicuro per studenti e insegnanti, con un rinnovato patto educativo tra famiglie, istituzioni e docenti.

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