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Diritti oncologici: prevenzione, cure e diritto all’oblio

Questa sera, a Palazzo Fornari a Cerignola, si è svolto un importante incontro dedicato ai diritti legali che tutelano i malati oncologici e i loro familiari. L’evento, promosso dalle associazioni ‘Costruire‘, Forense Cerignola e Lilt, ha visto la partecipazione di esperti del settore medico-legale che hanno approfondito le normative in materia di prevenzione, consenso informato, cure palliative e diritto all’oblio per chi ha superato la malattia.

La prevenzione: screening e diagnosi tempestiva

Il dottor Francesco Schittulli, presidente della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT), ha evidenziato come la prevenzione giochi un ruolo cruciale nella lotta contro il cancro. Ha ricordato che l’accesso ai test di screening varia in base alla regione di residenza: in Puglia, ad esempio, le mammografie gratuite sono garantite alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni.

Un altro aspetto essenziale riguarda la comunicazione della diagnosi. Come sottolineato dall’avvocato Paola Quarticelli, ogni diagnosi oncologica deve essere comunicata in modo tempestivo e chiaro, senza ambiguità, a tutela del diritto del paziente al consenso informato. Questo principio fondamentale permette al malato di essere pienamente consapevole della propria condizione e di prendere decisioni autonome riguardo alle cure.

Cure palliative ed eutanasia passiva: un diritto garantito dalla legge

Nei casi in cui la guarigione non sia possibile, il malato oncologico ha diritto ad accedere alle cure palliative, come previsto dalla legge 209 del 2017. L’avvocato Giovanni Quarticelli ha ripercorso le tappe legislative che hanno portato al riconoscimento di questo diritto, con un riferimento al caso emblematico di DJ Fabo, che ha segnato una svolta nella discussione sull’eutanasia passiva in Italia.

L’incontro ha inoltre approfondito il tema delle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT). Questi strumenti consentono al paziente di delegare le decisioni sul proprio percorso terapeutico a un parente o a una persona di fiducia, nel caso in cui non sia più in grado di intendere e di volere. Secondo l’avvocato Quarticelli, le DAT rappresentano una vera e propria rivoluzione nel diritto sanitario, poiché garantiscono la continuità delle scelte del paziente in un campo così delicato.

Il diritto all’oblio per chi ha sconfitto il cancro

Un tema di grande interesse trattato durante l’incontro è stato il diritto all’oblio, una garanzia fondamentale per chi ha superato una malattia oncologica. Grazie a questa norma, chi ha affrontato un cancro non deve subire discriminazioni economiche, ad esempio nella stipula di polizze vita, evitando così che il passato clinico incida negativamente sul premio assicurativo.

Una testimonianza personale che ispira all’attivismo

A chiudere l’incontro, Chiara Castaldi, presidente dell’associazione ‘Costruire‘, ha condiviso la sua esperienza personale, raccontando come una diagnosi tardiva e sbagliata l’abbia spinta a dedicare 25 anni al sostegno dei malati oncologici e delle loro famiglie. La Castaldi ha esortato i professionisti del settore a prendere maggiore consapevolezza e responsabilità, per evitare errori che possano compromettere la vita dei pazienti.

Un incontro per sensibilizzare e informare

L’evento ha offerto un’occasione unica per sensibilizzare la comunità sui diritti dei malati oncologici e per promuovere una cultura del rispetto e della responsabilità nel trattamento di una malattia che coinvolge non solo il paziente, ma anche i suoi familiari. La partecipazione di figure autorevoli e la testimonianza di chi ha vissuto questa realtà in prima persona hanno reso l’incontro un momento di grande valore umano e professionale.

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